Nell’agosto del 1619, la prima nave negriera inglese del Nord America sbarcò a Jamestown, in Virginia. Quattrocento anni dopo, sperimentiamo ancora gli effetti delle conseguenze della schiavitù.
Al Center for Social Solutions, ci sforziamo di creare una migliore comprensione collettiva della schiavitù, dei suoi impatti duraturi e delle forme contemporanee di servitù involontaria che esistono ancora oggi. La nostra iniziativa sulla schiavitù è completamente dedicata ad affrontare sia la storia della nostra nazione che la moderna pratica globale del lavoro forzato. Mentre ci avviciniamo alla data che segna 400 anni dall’arrivo dei primi schiavi negli Stati Uniti, riconosciamo l’importanza di commemorare questo evento storico.
Per maggiori informazioni, date un’occhiata ai seguenti materiali:
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“Perché il Black History Month di quest’anno è cruciale” di Peniel Joseph, CNN
Questo mese segna 400 anni di “storia incompresa e mal rappresentata”. In un paese che ha a lungo nascosto le verità sulla schiavitù e il razzismo, è ora di affrontare il nostro passato con onestà per un futuro migliore.
“Un simbolo della schiavitù e della sopravvivenza” di DeNeen L. Brown, The Washington Post
Mentre molti riconoscono e studiano la schiavitù su larga scala, alcuni storici si concentrano sull’apprendimento di una particolare donna che fu schiavizzata negli Stati Uniti poco dopo l’arrivo delle prime navi negriere.