Le statistiche descrittive sono utili per descrivere le caratteristiche di base dei dati, per esempio, le statistiche sommarie per le variabili di scala e le misure dei dati. In uno studio di ricerca con grandi dati, queste statistiche possono aiutarci a gestire i dati e a presentarli in una tabella riassuntiva. Per esempio, in una partita di cricket, possono aiutarci a gestire i record dei giocatori e anche a confrontare i record di un giocatore con quelli di un altro giocatore.
Tipi di statistiche descrittive
1. Misura della tendenza centrale: La misura della tendenza centrale misura il valore medio del campione. Nella statistica descrittiva, ci sono due tipi di medie: le prime sono le medie matematiche e le seconde sono le medie posizionali.
Le medie matematiche sono di tre tipi: media aritmetica, media geometrica e media armonica. La media aritmetica è la misura più usata per la tendenza centrale; può essere ottenuta sommando tutti gli elementi della serie e dividendo questo totale per il numero di elementi. Nella statistica descrittiva, la media geometrica è definita come la radice ennesima dei prodotti di tutti gli n valori della variabile. Nella statistica descrittiva, la media geometrica è usata quando gli elementi della serie sono molto grandi. La media armonica è definita come il reciproco dell’elemento. La media armonica è utile per trovare le medie che coinvolgono velocità, tempo, prezzo e rapporto.
Ci sono due tipi di media posizionale: la mediana e la modalità. La mediana è il valore medio della serie in cui metà dei valori sono inferiori alla mediana e metà dei valori sono superiori alla mediana. La modalità, la seconda media posizionale, mostra una frequenza maggiore nella serie.
2. Misura della dispersione: Nella statistica descrittiva, possiamo elaborare ulteriormente i dati misurando la dispersione. Di solito la gamma della deviazione standard e della varianza è usata per misurare la dispersione. Nella statistica descrittiva, l’intervallo è definito come la differenza tra il valore più alto e quello più basso. La deviazione standard e la varianza sono solitamente usate per misurare la dispersione. La deviazione standard è anche chiamata deviazione quadratica media. Anche la varianza è usata per misurare la dispersione, che può essere semplicemente derivata dal quadrato della deviazione standard. Visita il nostro post sul blog sulla dispersione a questo link per ulteriori informazioni.