Saggezza proverbiale dalla Colombia
- Il vecchio cane abbaia mentre è seduto.
- Meglio chiedere perdono che chiedere permesso.
- Chi è sempre triste, non si diverte nemmeno da ubriaco.
- La povertà non distrugge la virtù né la ricchezza la conferisce.
- Non c’è miglior amico di un fardello.
- Tutta la paura ha molta immaginazione e poco talento.
- Chi supera le sue passioni supera i suoi più grandi nemici.
- Anche il venditore di candele muore nel buio.
- Quando si impone la forza, la legge è uno scherzo.
- Amare ed essere saggi è impossibile.
- È meglio essere la pentola che il coperchio
- Adatta il comportamento all’occasione.
- Chi dà via i suoi averi, lentamente diventa un mendicante.
- Le mani pulite non offendono nessuno.
- L’istruzione in gioventù è come l’incisione nelle pietre.
- La persona che riconosce i suoi principali errori è sulla strada della saggezza.
- Uno zoppo parla sempre quando è il momento di correre.
- Prendi il toro per le corna e l’uomo sulla parola.
- Vedi e credi, e per non sbagliare, tocca.
- Dove ci sono pietre il ruscello balbetta.
- Il pesce muore dalla testa.
La Repubblica di Colombia
La Colombia è un paese transcontinentale situato in gran parte nel nord-ovest del Sud America, con territori in America Centrale. La Colombia confina a nord-ovest con Panama, a est con Venezuela e Brasile e a sud con Ecuador e Perù. Condivide i suoi limiti marittimi con Costa Rica, Nicaragua, Honduras, Giamaica, Repubblica Dominicana e Haiti. È una repubblica costituzionale unitaria che comprende trentadue dipartimenti. Il territorio dell’attuale Colombia era originariamente abitato da popoli indigeni tra cui i Muisca, i Quimbaya e i Tairona.(Un estratto da Wikipedia)
Più del 99,2% dei colombiani parla lo spagnolo, chiamato anche castigliano; nel paese si parlano anche 65 lingue amerindie, due lingue creole, la lingua romaní e il linguaggio dei segni colombiano. L’inglese è ufficiale nell’arcipelago di San Andrés, Providencia e Santa Catalina.
Bogotá è la capitale e la più grande città della Colombia amministrata come Distretto della Capitale. È il centro politico, economico, amministrativo, industriale, artistico, culturale e sportivo del paese.
“Himno Nacional de la República de Colombia” è l’inno nazionale ufficiale della Colombia.
Inno nazionale colombiano (testo in inglese):
Oh, gloria senza fine!
Oh, gioia immortale!
In solchi di dolore,
la bontà ora germoglia
La notte spaventosa è cessata.
La sublime libertà
splende l’alba
della sua luce invincibile.
Tutta l’umanità
che geme nelle sue catene,
comprende le parole
di Colui che è morto sulla croce.
“Indipendenza!”
gridano
il mondo americano;
la terra di Colombo.
è bagnata dal sangue degli eroi.
Ma questa grande dottrina;
“Il re non è il sovrano”,
risuona, e chi soffre
purifica la sua passione.
Il letto dell’Orinoco
è colmo di bottino,
di sangue e lacrime
si vede scorrere un fiume.
A Bárbula
né le anime né gli occhi,
sanno se provare ammirazione
o paura di soffrire.
Sulle rive dei Caraibi,
un popolo affamato combatte,
preferendo l’orrore
alla volubile salute.
Oh, sì! Da Cartagena
pesante è la fatica,
e le macerie della morte la sua virtù disdegna.
Da Boyacá nei campi,
il genio della gloria,
da ogni rametto un eroe
è stato incoronato imbattuto.
Soldati senza armatura
vinsero la vittoria;
il loro spirito virile
servì loro da scudo.
Bolívar attraversa le Ande
battute da due oceani,
spade come scintille
lampeggiano a Junín.
Indomabili centauri
scendono in pianura,
e si comincia a sentire il presentimento
della fine dell’epopea.
La tromba vittoriosa
ad Ayacucho tuona forte,
come in ogni trionfo cresce
il suo formidabile suono.
Nella sua spinta espansiva
la libertà si fa sentire per la prima volta,
dal cielo americano
formando un padiglione.
In agonia, la Vergine
si strappa i capelli,
e priva del suo amore,
li lascia appesi a un cipresso.
Rinnegando la sua speranza
coperta da una fredda pietra tombale,
ma l’orgoglio glorioso
sfodera la sua pelle chiara.
Così si forma la madrepatria,
scoppiano le Termopili;
una costellazione di ciclopi
la notte si rischiarava.
Il fiore tremante
trovando il vento mortale,
sotto gli allori
cercò la sicurezza.
Degli uomini i diritti
La predicazione di Nariño,
l’anima della lotta
era profeticamente insegnata.
Ricaurte a San Mateo,
in atomi che volano,
“Il dovere prima della vita”
con le fiamme scrisse.