Una venerata reliquia salvata dalle fiamme durante l’incendio di aprile alla cattedrale di Notre Dame è stata presentata al pubblico a Parigi.
Punti chiave:
- La corona è stata ospitata a Notre Dame dopo la rivoluzione francese
- Dall’incendio di aprile, ha risieduto in una cassaforte nel museo del Louvre di Parigi
- Venerdì ha fatto la sua prima apparizione post-inferno in una chiesa di Parigi
La Corona di Spine è ritenuta essere la corona di spine intrecciata posta sulla testa di Gesù Cristo alla sua crocifissione, stimata tra il 30-33 d.C.
La corona è considerata uno degli strumenti della Passione del Cristianesimo (altrimenti noto come Arma Christi) – oggetti associati alla Passione di Gesù nel simbolismo e nell’arte cristiana – e si crede che sia stata utilizzata dai suoi carcerieri per deridere la sua rivendicazione di autorità e per causare dolore.
“Ed essi inchinarono il ginocchio e lo derisero, dicendo: ‘Salve, Re dei Giudei!'”
La reliquia è ulteriormente citata dai padri della Chiesa – antichi e influenti teologi e scrittori cristiani – ed è diventata sinonimo di interpretazioni artistiche della Passione.
La connessione francese
Re Luigi IX la portò a Parigi nel XIII secolo, in seguito a un’offerta di Baldovino II di Costantinopoli nel 1238.
E’ rimasto nella cappella reale francese di Sainte-Chapelle fino alla Rivoluzione francese, quando è stato depositato nella cattedrale di Notre Dame.
Durante l’inferno di Notre Dame di aprile, i pompieri hanno salvato la reliquia e altri tesori mentre la guglia della cattedrale crollava e il tetto bruciava.
E’ stata conservata in una cassaforte al museo del Louvre ed è stata rimossa solo per la seconda volta per una cerimonia di venerazione nella chiesa di St Germain l’Auxerrois venerdì scorso.
La corona è fatta di giunchi avvolti in una corona e legati con filamenti d’oro.
Parte di essa è tenuta in luoghi diversi dal Louvre.
ABC/AP