Le autorità di Circleville dichiararono la sua morte un incidente causato dall’alcol – una decisione che sconvolse il Circleville Writer. Presto emersero nuove lettere che accusavano lo sceriffo di un insabbiamento. Un giornalista locale ha riferito che, secondo i registri della polizia, Ron Gillispie è morto con una volta e mezzo il limite legale di alcol nel suo organismo. Secondo gli amici più stretti, tuttavia, Ron non era un forte bevitore.
Alla fine, Mary e il suo amante confermarono la relazione, anche se affermarono che la loro relazione iniziò solo dopo l’inizio delle lettere. Le note continuarono per tutto il 1983, con alcune indirizzate alla figlia di Mary. Quell’anno, l’anonimo scribacchino installò persino dei cartelli lungo il tragitto dell’autobus di Mary perché il mondo vedesse.
Stanca delle molestie, Mary accostò, scese dal suo autobus e andò ad abbattere un cartello. Ma con suo grande shock, ha scoperto che era attaccato ad una scatola con una corda. Aprendo la scatola, Mary ha trovato una pistola puntata proprio verso di lei.
Terrorizzata, ha denunciato l’incidente. La polizia ha esaminato l’arma. Il numero di serie era parzialmente cancellato, ma era ancora rintracciabile. L’arma apparteneva all’ex cognato di Mary, Paul Freshour.
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Paul era convinto della sua innocenza – ma con l’arma da fuoco come prova e un test inconcludente che confrontava la sua calligrafia con le lettere minatorie, le autorità credevano di avere il loro uomo. Lo arrestarono per tentato omicidio.
Il 24 ottobre 1983, Paul fu processato per il tentato omicidio di Mary Gillispie. Mentre Paul non fu ufficialmente accusato di essere lo scrittore di lettere di Circleville, l’accusa tirò fuori ripetutamente i risultati inconcludenti del suo test calligrafico per far ricadere la colpa sull’uomo.
A torto o a ragione, la giuria collegò i punti. Hanno giudicato Paul colpevole di tentato omicidio, e il giudice ha inflitto la massima pena da 7 a 25 anni.