Amicus brief presentato dal Reporters Committee for Freedom of the Press e 16 organizzazioni di media
Corte: New York Supreme Court, Appellate Division, First Department
Data di deposito: 9 aprile 2020
Aggiornamento: Il 21 maggio 2020, la coalizione dei media ha depositato un amicus brief modificato che corregge il numero di articoli di notizie che menzionano Dr. Luke.
Infondo: Nel 2014, il produttore musicale Lukasz Gottwald, alias Dr. Luke, ha intentato una causa per diffamazione contro la cantante Kesha Rose Sebert, alias Kesha, in risposta all’accusa della pop star di aver aggredito sessualmente sia lei che la cantante Katy Perry.
In febbraio, la Corte Suprema di New York ha emesso un parziale giudizio sommario in favore del Dr. Luke, stabilendo, tra l’altro, che il produttore non è considerato una figura pubblica. Se fosse stato classificato come tale, la sua richiesta di diffamazione sarebbe stata soggetta allo “standard di malizia effettiva”, il che significa che, per prevalere, Dr. Luke avrebbe dovuto dimostrare che l’accusa di Kesha è stata fatta “con la consapevolezza che era falsa o con sconsiderata noncuranza del fatto che fosse falsa o meno.”
Kesha si è appellata alla New York Appellate Division, sostenendo, tra le altre cose, che la corte d’appello ha sbagliato a classificare il Dr. Luke come una figura pubblica.
La nostra posizione: La corte d’appello dovrebbe ribaltare l’opinione del tribunale che il Dr. Luke non è un personaggio pubblico e riconoscere che in realtà si qualifica come tale nei seguenti modi:
- Dr. Luke è un “personaggio pubblico a tutti gli effetti” in quanto si è promosso alla ribalta pubblica, ha raggiunto un significativo riconoscimento del nome e notorietà nella stampa, e ha usato il suo grande seguito sui social media per migliorare il suo accesso alla stampa.
- Dr. Luke è una “figura pubblica generale all’interno di una comunità rilevante”, dato il suo potere e la sua influenza nell’industria musicale.
- Dr. Luke è una “figura pubblica a scopo limitato” perché si è volontariamente inserito nella controversia pubblica del trattamento degli artisti da parte di uomini d’affari e dirigenti.
Il Reporters Committee e la coalizione dei media sono rappresentati in questa vicenda dalla UCLA School of Law First Amendment Clinic e da Holwell Shuster & Goldberg LLP.
Quote: “Negli ultimi anni, il movimento #MeToo ha rivelato aggressioni e molestie sessuali a Hollywood, nell’industria musicale, negli affari e oltre. I giornalisti hanno giocato un ruolo importante nello scoprire le malefatte, evidenziate dai premiati reportage investigativi di riviste come il New York Times e il New Yorker. Ma la decisione della corte inferiore in questo caso – che anche i presunti abusatori potenti e famosi sono figure private agli occhi della legge, fino a quando non si sono inseriti nel dibattito pubblico sulla violenza sessuale – minaccia di soffocare questo rapporto essenziale”
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