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    Luglio 17, 2020 by admin

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    Luglio 17, 2020 by admin

    30 brevi poesie d’amore da dedicare

    Da innumerevoli tempi, Gli esseri umani sono stati innamorati e per esprimere questo sentimento, che a volte è molto bello e a volte molto distruttivo, usano le parole. Per questo non sorprende che la maggior parte dei grandi poeti che l’umanità ha dato abbia dedicato una buona parte della sua opera a brevi poesie d’amore e a tutto ciò che provoca.

    In ogni epoca della storia, La poesia nelle sue varie forme è stata responsabile di sostenere gli amanti nella loro missione di conquista, anche se ci ha dato anche grandi frasi di disaffezione. Qui a Freim vogliamo darti un piccolo aiuto affinché tu possa finalmente decidere di dire ciò che senti a quella persona che non sei riuscito a toglierti dalla testa. Così potete dichiarare il vostro amore in 30 modi diversi. Speriamo che ti piaccia allora questa selezione di brevi poesie d’amore con autore, dove puoi trovare poesie latinoamericane e autori e poeti messicani.

    30 brevi poesie d’amore da dedicare alla persona amata

    1.- Gustavo Adolfo Bécquer – “Rima XXIII”

    Per uno sguardo, un mondo;
    per un sorriso, un cielo;
    per un bacio… non so
    cosa ti darei per un bacio!

    Poesie di Gustavo Adolfo Bequer

    2.- Octavio Paz – “Due corpi”

    Due corpi che si affrontano
    sono talvolta due onde
    e la notte è oceano.

    Due corpi uno di fronte all’altro
    sono a volte due pietre
    e il deserto della notte.

    Due corpi che si fronteggiano
    sono a volte radici
    nella notte intrecciate.

    Due corpi che si fronteggiano
    sono a volte dei rasoi
    e il lampo della notte.

    Due corpi che si fronteggiano
    sono due stelle cadenti
    in un cielo vuoto.

    Poesie di Octavio Paz

    3.- Federico García Lorca – “Il poeta chiede al suo amore di scrivergli”

    Amore delle mie viscere, morte vivente,
    invano aspetto la tua parola scritta
    e penso, col fiore che appassisce,
    che se vivo senza di me voglio perderti.

    L’aria è immortale. La pietra inerte
    non conosce l’ombra né la evita.

    Il cuore interno non ha bisogno
    del gelido miele che la luna versa.

    Ma io ti ho sofferto. Mi sono strappato le vene,
    tigre e colomba, sopra la tua vita
    in duello di morsi e gigli.

    Riempi allora di parole la mia follia
    o lasciami vivere nella mia serena
    notte dell’anima per sempre oscura.

    poesie di federico garica lorca

    4.- Jorge Luis Borges – “El enamorado”

    Moni, avori, strumenti, rose,
    lampade e la linea di Dürer,
    le nove figure e lo zero che cambia,
    devo fingere che queste cose esistessero.

    Devo far finta che in passato fossero
    Persepoli e Roma e che un’arena
    sottile misurasse il destino della merlatura
    che secoli di ferro disfacevano.

    Devo fingere le armi e la pira
    dell’epica e i mari pesanti
    che rosicchiano dalla terra i pilastri.

    Devo fingere che ci siano altri. È una bugia.

    Solo tu lo sei. Tu, mia disgrazia
    e mia avventura, inesauribile e pura.

    poesie di jorge luis borges

    5.- Luis Cernuda – “Contigo”

    La mia terra?

    Il mio popolo?
    Il mio popolo sei tu.

    Esilio e morte
    per me sono dove
    tu non sei.

    E la mia vita?
    Dimmi, la mia vita,
    che cos’è, se non tu?

    6.- Jaime Sabines – “Your name”

    Provo a scrivere nel buio il tuo nome.
    Cerco di dire al buio tutto questo.
    Non voglio che qualcuno lo sappia,
    non voglio che qualcuno mi guardi alle tre del mattino
    camminando avanti e indietro per la stanza,
    crazy, pieno di te, innamorato.
    Illuminato, cieco, pieno di te, versandoti fuori.
    Dico il tuo nome con tutto il silenzio della notte,
    il mio cuore imbavagliato lo grida.
    ripeto il tuo nome, lo dico ancora,
    lo dico instancabilmente,
    e sono sicuro che sarà l’alba.

    7.- Francisco de Quevedo – “Constant Love Beyond Death”

    Cerrar podrá mis ojos la postrera
    Sombra que me llevare el blanco día,
    Y podrá desatar esta alma mía
    Hora, a su afan ansioso lisonjera;

    Ma non altrove sulla riva
    Lascerà il ricordo, dove ha bruciato:
    Sapere la mia fiamma l’acqua fredda,
    e perdere il rispetto alla legge severa.

    Anima, a cui tutto un carcere Dio è stato,
    Veine, che umore a tanto fuoco hanno dato,
    Medicine, che hanno gloriosamente bruciato,

    Il suo corpo lascerà, non la sua cura;
    Saranno cenere, ma lui avrà senso;
    Polvere saranno, ma polvere innamorata.

    poesie di francisco de quevedo

    8.- Julio Cortázar – “Una lettera d’amore”

    Tutto ciò che vorrei da te
    è così poco in fondo
    perché in fondo è tutto

    come un cane che passa, una collina,
    quelle cose da niente, ogni giorno,
    quella punta e capelli e due zolle,
    l’odore del tuo corpo,
    quello che dici su qualsiasi cosa,
    con me o contro di me,

    tutto ciò è così poco
    lo voglio da te perché ti amo.

    Che tu guardi oltre me,
    che tu mi ami con violento disprezzo
    per il domani, che il grido
    della tua resa si schianti
    sul viso di un capoufficio,

    e che il piacere che inventiamo insieme
    sia un altro segno di libertà.

    poesie di julio cortazar

    9.- Salvador Novo – “Amore”

    Amare è questo timido silenzio
    vicino a te, senza che tu lo sappia,
    e ricordare la tua voce quando te ne vai
    e sentire il calore del tuo saluto.

    Amare è aspettarti
    come se facessi parte del tramonto,
    né prima né dopo, così che siamo soli
    tra giochi e storie
    sulla terra secca.

    Amare è percepire, quando sei assente,
    il tuo profumo nell’aria che respiro,
    e contemplare la stella in cui te ne vai
    quando chiudo la porta della notte.

    poemi di salvador novo

    10.- Rubén Darío – “Io amo, tu ami…”

    Amore, amore, amore, amore, amore sempre, con tutto l’essere e con la terra e con il cielo,
    con la luce del sole e l’oscurità del fango:
    amore per ogni scienza e amore per ogni desiderio.

    E quando la montagna della vita
    ci è dura e lunga e alta e piena di abissi,
    amare l’immensità che è dell’amore a fuoco
    e bruciare nella fusione dei nostri stessi petti!

    poesie di ruben dario

    11.- José Emilio Pacheco

    Idilio

    Con un’aria di fatica il mare
    entrò nella gola
    Il vento gelido
    disperse la neve della montagna
    . la neve della montagna
    e tu
    sembravi una piccola primavera
    fiore
    della vita che ribolle sotto il ghiaccio
    calore
    per la terra morta
    cauterizzazione
    della sua corteccia insanguinato
    Mi hai insegnato i nomi degli uccelli
    l’età
    dei pini inconsolabili
    l’ora
    quando le maree salgono e scendono

    Nella diafanità del mattino
    i dolori
    la nostalgia
    dello straniero
    la voce
    di guerre e disastri
    sono stati cancellati
    Il mondo
    era di nuovo un giardino
    ripopolato
    dal primo fantasmi
    una pagina bianca
    una nave
    in cui solo quell’istante

    Il mare batteva
    Nei tuoi occhi
    i secoli
    la miseria
    che noi chiamiamo miseria
    si annullavano
    . la miseria
    che chiamiamo storia
    l’orrore
    che acquatta la sua insidia nel futuro
    e il vento
    era di nuovo la libertà
    che invano
    abbiamo cercato di fissare
    sulle bandiere

    Come un rintocco funebre arrivò
    nella foresta un odore di morte
    Le acque
    si macchiarono di iodio e veleno
    E le guardie
    vennero a abbiamo scacciato
    Perché senza rendercene conto stavamo calpestando
    il terreno proibito
    dell’atroce fabbrica
    in cui producono
    defoliatori e gas paralizzanti

    12.- Aldo Pellegrini

    Traiettorie opposte si incontrano
    cosce aperte e timorose
    l’amore strappa le sue radici al sonno
    una nuvola aleggia sulla palpebra
    il grande signore del mattino sonnecchia

    La notte attraversa il ponte la carrozza
    stretta da chi si sveglia si ferma
    nel punto in cui si raccolgono i mormorii
    un albero di freddo alza la sua voce collerica
    lo sguardo di angoscia dispiega i suoi riflessi
    tutto ti nomina

    L’immobilità del fiume la il barcaiolo aspetta
    le luci vengono in aiuto della festa del cuore
    il desiderio della donna è un grido il coro
    delle eleganti signore nella nebulosa del dono
    la paura si consuma
    la catena spietata dei visitatori lentamente
    la schiavitù si purifica i nervi si purificano aprire
    raccogliere le strane intenzioni l’abitudine
    del persecutore l’apparizione
    di un vago suicidio nel mattino dei lamenti
    la definitiva
    estinzione dei singhiozzi la stella torturante e
    il mago dell’alta ombra
    portatore della parola lacerante
    nomina te.

    13.- Fernando Pessoa

    Come se ogni bacio
    fosse un addio,
    Cloé mio, baciamoci, amando.
    Forse siamo già toccati
    sulla spalla dalla mano che chiama
    alla barca che viene ma vuota;
    e che nello stesso raggio
    legano ciò che eravamo reciprocamente
    e la somma universale aliena della vita.

    14.- Edgar Allan Poe

    Vuoi essere amato? Non perdere, dunque,
    il corso del tuo cuore.
    Solo ciò che sei devi essere
    e ciò che non sei, no.
    Così, nel mondo, il tuo modo sottile,
    la tua grazia, il tuo essere più bello,
    saranno oggetto di lodi infinite
    e di amore… un semplice dovere.

    Altre brevi poesie d’amore di autori poco conosciuti

    15.- Giovanni Quessep

    Se potessi darti
    la luce invisibile
    in un blu profondo
    di pesce. Se potessi
    darti una mela
    senza l’Eden perduto,
    un girasole senza petali
    nessuna bussola di luce
    che salisse, ebbra,
    al cielo della sera;
    e questa pagina bianca
    che tu possa leggere
    come si legge il più chiaro
    geroglifico. Se
    potessi darti, come
    cantato in bei versi,
    un’ala senza uccello,
    sempre un volo senza ali,
    la mia scrittura sarebbe,
    forse come il diamante,
    pietra di luce senza fiamma,
    perpetuo paradiso.

    16.- Luis Hernández

    Tre canzoni d’amore

    1
    Ti ricordi
    La Primavera?

    Il sole chiaro
    e tu che sorridi
    Perché forse così mi ameresti

    Ti ricordi
    Il sole
    Il limpido bagliore
    Ricorda il giardino
    In fiore. Ricordi
    E allora le stelle
    nei tuoi occhi
    sono state nascoste?

    Ricordi la nebbia
    Tu la foresta
    E l’ombra
    dell’albero
    Nella notte
    La quiete dei mari?

    Dimentica meglio
    La primavera.

    2
    Strawberry Malagua
    Cherri Malagua
    Lemon Malagua
    L’oceano blu
    Il mare
    In alto.

    3
    Tu mi parli di niente
    ma
    il ruggito
    del tuo cuore
    ti nasconde

    Tu mi parli di qualcosa
    ma la luminosità
    del tuo amore
    mi ostacola.

    17.-James Joyce

    Il mio amore è in abito leggero
    tra i meli,
    dove le brezze vivaci più lunghe
    per correre in compagnia.

    Là, dove le brezze gioviali dimorano per corteggiare
    le prime foglie nella loro scia,
    il mio amore va lentamente, appoggiato
    alla sua ombra che giace nell’erba.

    E dove il cielo è una coppa di azzurro chiaro
    Sopra la terra che ride,
    il mio amore cammina lentamente, sollevando
    il suo vestito con mano aggraziata.

    18.- Ángela Figuera Aymerich

    Tu hai me e io sono tua. Così vicini gli uni agli altri
    come la carne alle ossa.
    Così vicini gli uni agli altri
    e, spesso, così lontani!…

    Mi dici a volte che mi trovi chiuso,
    come se fossi fatto di pietra dura, come se fossi avvolto da segreti,
    impraticabile, remoto… E vorresti la tua
    la chiave del mistero…

    Se nessuno ce l’ha… Non c’è chiave. Né io,
    né io stesso l’ho!

    19.- Pablo Neruda

    Ho fame della tua bocca, della tua voce, dei tuoi capelli
    e per le strade vado senza nutrimento, in silenzio,
    non mi sostiene il pane, l’alba mi rende inquieto,
    cerco il suono liquido dei tuoi piedi nel giorno.

    Ho fame della tua risata scivolosa,
    delle tue mani del colore di un fienile infuriato,
    ho fame della pietra chiara delle tue unghie,
    voglio mangiare la tua pelle come una mandorla intatta.

    Voglio mangiare il fulmine bruciato nella tua bellezza,
    il naso sovrano del viso arrogante,
    Voglio mangiare l’ombra fugace delle tue ciglia

    e affamato vado e vengo annusando il crepuscolo
    cercandoti, cercando il tuo cuore caldo
    come un puma nella solitudine di Quitatrúe.

    20.- Ricardo Molina

    Amami solo come ameresti il vento
    quando passa in un lungo sospiro verso le nuvole;
    amami solo come ameresti il vento
    che non sa nulla dell’anima delle rose,
    né degli esseri immobili del mondo,
    come il vento che passa tra cielo e terra
    parlando della sua vita con mormorio fugace;
    chiamami come il vento estraneo all’esistenza immobile
    che si apre in fiori,
    alieno alla fedeltà terrena
    delle cose immobili,
    come il vento la cui essenza è andare senza meta,
    come il vento in cui dolore e gioia si confondono,
    chiamami come il vento tremante ed errante.

    21.- Fabio Morábito

    Ci siamo spogliati così tanto
    fino a perdere il sesso
    sotto il letto,
    ci siamo spogliati così tanto
    che le mosche giuravano
    che eravamo morti.
    Ti ho spogliato dentro,
    ti ho scardinato così profondamente
    che il mio orgasmo era fuori luogo.
    Ci siamo spogliati così tanto
    che puzzavamo di bruciato,
    che cento volte la lava
    è tornata a nasconderci.

    22.- José Watanabe

    Che ricchezza passare
    da pensieri puri a un film pornografico
    e ridere
    del santo che vola e della carne che suda.

    Com’è ricco stare con te, poesia
    della luce
    sulla gamba di una donna stanca.

    23.- Rafael de Leon

    Ti ho messo dietro il muro della mia fronte
    per tenerti così meglio custodito,
    e ti ho vegliato, ahimè, amore quotidiano
    con baionetta ed elmo da soldato.

    Ti ho amato così tanto, così tanto, che la gente
    mi ha segnato come un fetente;
    ma quanto ero felice sul ponte
    del tuo amore, o mio fiume straripante.

    Un giorno, mi hai detto: -Non ti amo…-;
    e il mio muro di vetro e acciaio
    alla tua voce è caduto in macerie.

    La saliva nella mia bocca divenne neve,
    e io morii come un breve giacinto
    appoggiato alla rosa della tua spalla.

    24.- Antonio Machado

    Amato, l’aura dice
    la tua candida veste…
    I miei occhi non ti vedranno;
    il mio cuore ti aspetta!

    Il vento mi ha portato
    il tuo nome al mattino;
    l’eco dei tuoi passi
    la montagna ripete…
    i miei occhi non ti vedono;
    il mio cuore ti aspetta!

    Nelle torri cupe
    le campane suonano…
    I miei occhi non ti vedranno;

    il mio cuore ti aspetta!

    I colpi del martello
    dice la scatola nera;
    e il sito della fossa,
    i colpi della zappa…
    I miei occhi non ti vedranno;
    il mio cuore ti aspetta!

    antonio machado brevi poesie d'amore

    25.- Paul Verlaine

    Ti ho sognato stanotte:
    Tu sei svenuta in mille modi
    e hai mormorato tante cose…

    E io, come si gusta un frutto
    Ti ho baciato con tutta la bocca
    Un po’ ovunque, montagna, valle, pianura.

    Ero di un’elasticità,
    di una primavera veramente ammirevole:
    Dio… Che respiro e che vita!

    E tu, mia cara, da parte tua,
    Che vita, che respiro e
    che elasticità di gazzella…

    Al risveglio era, tra le tue braccia,
    ma più nitida e perfetta,
    Esattamente la stessa festa!

    26.- Derek Walcott

    Verrà il tempo
    in cui, con grande gioia,
    saluterete il voi stesso che viene
    alla vostra porta, nel vostro specchio,
    e ognuno sorriderà al benvenuto dell’altro,
    e dirà: siediti qui. Mangia.
    Continuerai ad amare lo straniero che era te stesso.
    Offri il vino. Offrire pane. Ritorna il tuo amore
    a te stesso, all’estraneo che ti ha amato
    per tutta la vita, che non hai conosciuto
    per incontrare un altro cuore,
    che ti conosce a memoria.
    Riprendi le lettere dalla scrivania,
    le fotografie, le linee disperate,
    strappa la tua immagine dallo specchio.
    Sediti. Celebra la tua vita.

    poesie d'amore brevi derek walcott

    27.- César Vallejo

    Amata, in questa notte ti sei crocifissa
    sulle due travi curve del mio bacio;
    e il tuo dolore mi ha detto che Gesù ha pianto,
    e che esiste un Venerdì Santo più dolce di quel bacio.

    In questa notte chiara che mi hai guardato così tanto,
    la morte è stata gioiosa e ha cantato nel suo osso.

    La mia seconda caduta e il bacio più umano sono stati officiati
    in questa notte di settembre.

    Amata, moriremo insieme, molto insieme;
    la nostra alta amarezza si asciugherà con lente pause;
    e le nostre labbra scomparse si saranno toccate nell’ombra.

    E non ci saranno più rimproveri ai tuoi occhi benedetti;
    né ti offenderò più. E in una sola tomba
    ci addormenteremo entrambi, come due fratellini.

    28.- Carlos Illescas

    Una luce piena. Un furto e un’ombra
    Provo a scrivere il tuo nome.
    Non riesco con le lettere.
    Esito nell’aroma. Tu mi illumini,
    la tua rosa che trascende.
    Quante aurore moriranno
    prima che, amore, io finisca,
    già cieco e pazzo, di scrivere il tuo amante
    amore o amore, forse, amore,
    in cambio del tuo nome, amore,
    che dimentico senza sapere se lo ricordo?

    29.- Mario Benedetti

    È un peccato che tu non sia con me
    quando guardo l’orologio e sono le quattro
    e finisco la planilla e penso dieci minuti
    e allungo le gambe come ogni pomeriggio
    e faccio così con le spalle per sciogliere la schiena
    e piego le dita e ci prendo le bugie.

    È un peccato che tu non sia con me
    quando guardo l’orologio e sono le cinque
    e sono una maniglia che calcola gli interessi
    o due mani che saltano su quaranta tasti
    o un orecchio che ascolta l’abbaiare del telefono
    o un tizio che macina numeri e ne ricava verità.

    È un peccato che tu non sia con me
    quando guardo l’orologio e sono le sei.
    Potresti sorprendermi
    e dire “Come stai?” e saremmo
    io con la macchia rossa delle tue labbra
    tu con la sfumatura blu del mio carboncino.

    mario benedetti poesie d'amore

    Vorrei che tu fossi con me
    quando guardo l’orologio e sono le sei.

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