“Durante tutto un giorno noioso, buio e silenzioso dell’autunno dell’anno, quando le nuvole pendevano oppressivamente basse nel cielo…”
L’ombra di Edgar Allan Poe incombe sull’intero genere horror, e in questo ambito, La caduta della casa degli Usher è la sua opera più influente.
In tutta l’America e nel mondo questo mese un milione di enti di beneficenza, chiese e compagnie teatrali stanno allestendo case infestate.
Ognuno di loro ha un debito con la Casa degli Usher.
La nostra stessa immagine della casa infestata, l’idea di un grande maniero gotico che sembra essere una cosa viva, respirante e infestata, viene dalla visione di Poe della Casa degli Usher.
“Cos’era – mi soffermai a pensare – cos’era che mi innervosiva tanto nella contemplazione della Casa degli Usher?”
La caduta della casa degli Usher segue un narratore senza nome in una “giornata noiosa, buia e senza suoni” mentre visita la villa inquietante e misteriosa dove vive il suo amico d’infanzia, Roderick Usher.
Fa una rapida osservazione che la casa ha un’atmosfera malata, come se avesse assorbito una sorta di forza vitale maligna dagli alberi in decomposizione e dall’acqua torbida della palude che la circonda.
Anche la sorella gemella dioderick, Madeline, vive nella casa. Si è ammalata e muore durante la visita del narratore.
O almeno così pensano.
Per un fan dell’horror, leggere La caduta della casa degli Usher è un’esperienza che apre gli occhi sulla storia del genere. Anche se il contributo principale della storia è nella creazione del prototipo di casa infestata, ci sono molteplici tropi di storie horror che hanno avuto la loro genesi qui. Dai gemelli inquietanti, collegati psichicamente, alla vita vegetale maligna, alle suggestioni di qualcuno che viene sepolto vivo (una delle immagini preferite di Poe), al senso di giustizia cosmica oscura che viene consegnata ai giovani che hanno attraversato una linea sessuale (c’è più di un accenno di incesto in questa storia), il tutto racchiuso in una storia di fantasmi con un salto spaventoso alla fine…
Edgar Allan Poe, in molti modi, ha inventato il racconto horror moderno, e La caduta della casa degli Usher, più di ogni altro suo racconto, ha raggiunto in profondità le menti dei più influenti romanzieri e registi del genere.
Nessun racconto di Poe mi sorprende più di Usher. Viviamo per un po’ in questo ambiente lunatico e atmosferico mentre il narratore passa del tempo con Roderick. C’è musica e poesia e un’enorme casa inquietante, e poi, proprio quando pensi di sapere di cosa parla questa storia, Roderick informa bruscamente il narratore che Madeline è morta e che devono seppellirla nelle mura della casa.
E poi le cose diventano folli.
Quando si arriva alla fine de La caduta della casa degli Usher, non solo ti rendi conto che l’intera storia è stata costruita in un solo paragrafo, ma ti rendi anche conto che quasi tutto ciò che è la moderna storia di fantasmi, come la conosciamo, è qui.
Che Poe, nel suo fascino per l’oscurità, l’orrore, il macabro, ha inventato qualcosa che è ancora con noi.
Spencer Baum scrive thriller con elementi horror e fantascientifici. Sta pubblicando l’audiolibro del suo ultimo romanzo come podcast gratuito.