10 opere famose di Donatello (Firenze, Italia, 1386-Ibidem, 13 dicembre, 1466)
Donatello, come era ampiamente conosciuto, era, è ed è stato uno dei maestri della grande statuaria e degli splendidi rilievi; la sua arte ha coniato i prodigi che emergono dalla condizione creativa dell’essere umano e la sua eredità, come quella di tanti altri, cento anni dopo, non smette di stupirci. Firenze, la sua città natale, lo ha visto crescere ed è stato il legame comune che lo ha unito ad altri grandi artisti che sono nati fin questa stessa città.
La sua affiliazione con il mestiere risale a molto giovane, fu referenziato nella bottega del Duomo di Firenze nel 1407. Nel tempo trascorso tra il 1410 e il 1436 creò la sua famosa serie di statue che lasciano esposto il suo genio e il naturale dominio del mestiere, una monumentale cantoria di figure caricate con grandi livelli di difficoltà e naturalismo, tutte destinate a decorare le nicchie di Orsanmichele e la cattedrale di Firenze.
Le creazioni furono influenzate dal suo viaggio a Roma tra il 1430-1432 dove poté imparare molto di più sull’arte antica. Anni dopo, costruì le sue opere più emotive, avventurandosi nella deformazione come mezzo di espressione. Morì nel 1466 a Firenze.
David-1440- Museo Nazionale del Bargello, Firenze-Italia
Data la connotazione biblica, connotazioni sociali e mitologiche David era un tema ricorrente nelle arti, tuttavia, in questa versione, Donatello crea una magnifica opera di statuaria in bronzo realizzata per decorare il palazzo dei mecenati medicei, in essa, il Contraposto e altri elementi della scultura quattrocentista, oltre a una rinnovata tecnica della fusione in bronzo applicata per esaltare il corpo, per la prima volta nudo, di un David proporzionalmente lavorato per riflettere una muscolatura diffusa.
Gattamelatta-1447/1453-Plaza del Santo a Padova, Italia
Il monumento equestre al Gattamelata Condottiero, è una delle statue più note dell’artista; fu commissionata per glorificare il personaggio. Il suo impressionante naturalismo, tipico del quattrocentismo dell’epoca, è accompagnato dalla serenità vittoriosa del cavaliere che dirige il risoluto cavallo che marcia deciso con l’autorità del manganello. La composizione è un po’ lontana da altri simboli statuari mentre non c’è alcun legame architettonico che la condizioni.
María Magdalena Penitente-1453-1455-Museo dell’Opera del Duomo, Firenze
Per alcuni, è il pezzo di rottura con il classico stile naturalista che caratterizzò l’artista durante i suoi inizi, si potrebbe dire che fu il suo approccio al barocco e l’incursione nello stile estetico manierista. La figura è stata realizzata in legno policromo per rappresentare una Maddalena profondamente drammatica immersa in una vita ascetica di redenzione, il suo aspetto, emaciato, quasi stracciato e vecchio, è denotato da una serie di pieghe la cui anamorfosi genera un gioco demarcante di luci e ombre.
L’Annunciazione Cavalcanti-1435-Basilica di Santa Croce, Firenze-Italia
Commessa dal cardinale Cavalcanti per la sua cappella funeraria, l’immagine è soddisfatta in un tabernacolo utilizzato come cornice architettonica classica che integra armoniosamente la scena allegorica al momento in cui l’angelo annuncia a Maria la sua missione santificata, per questo l’artista perpetua un dialogo visivo, di volti candidi e leggiadri, movimenti contraddittori, filigrana educata e altri ornamenti raffinati, il tutto unito con magnificenza in una scultura pittorica realizzata in serena pietra con elementi in terracotta cotta.
San Giorgio-1415 / 1417- Museo Nazionale del Bargello, Firenze-Italia
Un giovane santo ed eroe è magistralmente estratto dal marmo e rappresentato con coraggio e spirito militare che lo apostrofa, per questo è considerato una delle migliori opere della statuaria italiana. Questa figura maestosa e intrepida fu creata da un giovane Donatello per soddisfare le richieste della corporazione dei fabbricanti di armi che volevano che occupasse una delle nicchie della chiesa di Orsanmichele. Con il passare degli anni, divenne una figura musealizzata.
David-1408/1409-Museo Nazionale del Bargello di Firenze-Italia
Questa versione del David, tema politico della Firenze dell’epoca, appartiene al gruppo di opere che l’artista realizzerà nella sua brillante gioventù. A differenza del suo ammirevole secondo David, in questo primo, il momento della vittoria contro il gigante Golia è perpetuato in una scultura rotonda in cui usa il marmo per introdurre la contrapposizione classicista mescolata all’estetica rinascimentale in mezzo a sproporzioni corporee. che evidenzia il suo status di principiante.
Giuditta e Oloferne-1455/1460-Sala dei Gigli di Palazzo Vecchio, Firenze-Italia.
L’opera fu commissionata dai Medici per decorare il loro palazzo, in questo, la scena si concentra su un altro dei simboli della ex Repubblica di Firenze, che come il David, rappresentava l’emancipazione e il trionfo del debole sul forte. Elaborata in bronzo, e costruita per essere contemplata da diversi punti di vista, Giuditta taglia la testa del nemico in mezzo a una quantità di elementi che descrivono con eloquenza il significato dell’impresa.
Santo Marco-1411/1413-Museo Orsanmichele, Firenze-Italia.
Un’altra delle spettacolari statue create per Orsanmichele, fu la prima ad essere completata in risposta ad una delle più potenti corporazioni della Firenze rinascimentale, il Gremio de la Lana, l’immagine integra le quattordici elaborate per le nicchie esterne della chiesa, oggi giorno è conservata all’interno, mentre una copia la sostituisce nel suo posto originale. Il modello dei filatori è mostrato come un saggio evangelista scolpito con tecniche classiciste e rimembranze gotiche.
San Giovanni Evangelista-1409/1411-Museo dell’Opera del Duomo, Firenze-Italia
Una scultura delle tipiche creazioni religiose dell’artista, dove un circospetto San Giovanni, seduto, tiene il libro che contiene i suoi vangeli, le pronunciate pieghe nelle vesti, sottolineate in un audace gioco di ombre e luci, soprattutto nella parte inferiore. D’altra parte, gli ottimi trattamenti dati alle mani e alla testa in cui applica la trefina ai capelli ricci e alla barba, si abbassa anche la fronte con un gesto accigliato tra le folte sopracciglia.
Atis-Amor-1440 / 1443- Museo Nazionale del Bargello di Firenze-Italia
Questa è un’immagine dell’insieme della statuaria in bronzo dell’artista, convenzionalmente conosciuto come Atis date le interpretazioni suggerite dalle sue natiche e dal sesso esposto, tuttavia, storicamente, è stato etichettato con nomi diversi. D’altra parte, le influenze quattrocentiste sono note in questo piccolo bronzo carico di molti attributi, tra cui i pezzi d’oro che si possono vedere in alcuni punti dell’immagine. Allegoricamente, si vede un angelo paffuto che alza le braccia in un tono allegro e vivace.