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Immigration Restriction Act del 1924
Digital History ID 1116
Data:1924
Annotazione:L’Immigration Act del 1924 fu la prima limitazione permanente all’immigrazione e stabilì il “sistema delle quote di origine nazionale”. Insieme all’Immigration Act del 1917, l’Immigration Act del 1924 governò la politica americana sull’immigrazione fino a quando non fu sostituito dall’Immigration and Nationality Act del 1952.
Disposizioni della legge:
a. Conteneva due disposizioni sulle quote:
1) In vigore fino al 30 giugno 1927, fissava la quota annuale di ogni nazionalità contingentata al due per cento del numero di persone nate all’estero di tale nazionalità residenti negli Stati Uniti continentali nel 1890 (quota totale – 164.667).
2) Dal 1 luglio 1927 (poi posticipato al 1 luglio 1929) al 31 dicembre 1952 – utilizzò il sistema di quote di origine nazionale: la quota annuale per qualsiasi paese o nazionalità aveva lo stesso rapporto a 150.000 del numero di abitanti negli Stati Uniti continentali nel 1920 che avevano quella origine nazionale rispetto al numero totale di abitanti negli Stati Uniti continentali nel 1920.
Lo status di quota preferenziale fu stabilito per: figli non sposati sotto i 21 anni; genitori; coniugi di cittadini statunitensi di 21 anni e più; e per gli immigrati di quota di 21 anni e più che sono abili nell’agricoltura, insieme alle loro mogli e ai figli a carico sotto i 16 anni.
b. Lo status non contingentato è stato accordato a: mogli e figli non sposati sotto i 18 anni di cittadini statunitensi; nativi di paesi dell’emisfero occidentale, con le loro famiglie; non immigrati; e alcuni altri. I successivi emendamenti eliminarono alcuni elementi della discriminazione intrinseca di questa legge contro le donne, ma l’eliminazione completa non fu raggiunta fino al 1952 (vedi l’Immigration and Nationality Act del 1952).
c. Stabilì il “sistema di controllo consolare” dell’immigrazione imponendo che a nessuno straniero fosse permesso di entrare negli Stati Uniti senza un visto di immigrazione non scaduto rilasciato da un ufficiale consolare americano all’estero. Così, il Dipartimento di Stato e l’Immigration and Naturalization Service condividevano il controllo dell’immigrazione.
d. Introdusse la disposizione che, come regola, nessuno straniero non idoneo a diventare cittadino sarà ammesso negli Stati Uniti come immigrante. Questo era rivolto principalmente agli stranieri giapponesi.
e. Ha imposto multe alle compagnie di trasporto che sbarcavano stranieri in violazione delle leggi sull’immigrazione degli Stati Uniti.
f. Definì il termine “immigrante” e designò tutti gli altri ingressi di stranieri negli Stati Uniti come “non immigranti” (visitatori temporanei). Ha stabilito le classi di ammissione per gli ingressi non immigranti.
Documento:Sixty Eighth Congress. Sess. I. Ch. 185, 190. 1924. Sia promulgato dal Senato e dalla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti d’America, nel Congresso riunito, che questa legge può essere citata come “Legge sull’Immigrazione del 1924” Sec. 2.
(a) Un funzionario consolare, su richiesta di un immigrante (come definito nell’articolo 3), può (alle condizioni qui di seguito prescritte e secondo le limitazioni previste dalla presente legge o dai regolamenti emanati in base ad essa, per quanto riguarda il numero di visti di immigrazione che possono essere rilasciati da tale funzionario) rilasciare a tale immigrante un visto di immigrazione che consiste in una copia della domanda prevista dall’articolo 7, vistata da tale funzionario consolare. Tale visto deve specificare (1) la nazionalità dell’immigrante; (2) se è un immigrante contingentato (come definito nella sezione 5) o un immigrante non contingentato (come definito nella sezione 4); (3) la data in cui scade la validità del visto d’immigrazione; e tali informazioni aggiuntive necessarie per la corretta applicazione delle leggi sull’immigrazione e le leggi sulla naturalizzazione come può essere prescritto dai regolamenti.
(b) L’immigrante deve fornire due copie della sua fotografia all’ufficiale consolare. Una copia sarà permanentemente allegata dall’ufficiale consolare al visto d’immigrazione e l’altra copia sarà eliminata secondo i regolamenti prescritti.
(c) La validità di un visto d’immigrazione scade alla fine del periodo specificato nel visto d’immigrazione, non superiore a quattro mesi, come sarà dai regolamenti prescritti. Nel caso di un immigrante che arriva negli Stati Uniti per via d’acqua, o che arriva per via d’acqua in un territorio contiguo straniero in un viaggio continuo verso gli Stati Uniti, se la nave, prima della scadenza della validità del suo visto d’immigrazione, è partita dall’ultimo porto fuori dagli Stati Uniti e fuori dal territorio contiguo straniero in cui l’immigrante si è imbarcato, e se l’immigrante procede in un viaggio continuo verso gli Stati Uniti, allora, indipendentemente dal momento del suo arrivo negli Stati Uniti, la validità del suo visto d’immigrazione non è considerata scaduta.
(d) Se un immigrante è obbligato da qualsiasi legge, o da regolamenti o ordini fatti in base alla legge, ad assicurarsi il visto del suo passaporto da un ufficiale consolare prima di essere autorizzato ad entrare negli Stati Uniti, tale immigrante non è obbligato ad assicurarsi nessun altro visto del suo passaporto che il visto d’immigrazione rilasciato in base a questa legge, ma una registrazione del numero e della data del suo visto d’immigrazione sarà annotata sul suo passaporto senza spese. Questa suddivisione non si applica a un immigrante che è esonerato, secondo la suddivisione (b) dell’articolo 13, dall’ottenere un visto d’immigrazione.
(e) Il manifesto o l’elenco dei passeggeri richiesto dalle leggi sull’immigrazione deve contenere un posto per inserirvi la data, il luogo di rilascio e il numero del visto d’immigrazione di ogni immigrante. L’immigrante deve consegnare il suo visto d’immigrazione all’ufficiale dell’immigrazione al porto d’ispezione, che al momento dell’ispezione apporrà sul visto d’immigrazione la data, il porto d’ingresso e il nome della nave, se presente, su cui l’immigrante è arrivato. Il visto d’immigrazione è trasmesso immediatamente dall’ufficiale dell’immigrazione incaricato al porto d’ispezione al Dipartimento del Lavoro secondo le norme prescritte dal Segretario del Lavoro.
(f) Nessun visto d’immigrazione sarà rilasciato a un immigrante se appare all’ufficiale consolare, dalle dichiarazioni nella domanda, o nei documenti presentati, che l’immigrante è inammissibile negli Stati Uniti secondo le leggi sull’immigrazione, né tale visto d’immigrazione sarà rilasciato se la domanda non è conforme alle disposizioni della presente legge, né tale visto d’immigrazione sarà rilasciato se l’ufficiale consolare sa o ha ragione di credere che l’immigrante è inammissibile negli Stati Uniti secondo le leggi sull’immigrazione.
(g) Nessuna disposizione della presente legge può essere interpretata in modo da autorizzare un immigrante, al quale è stato rilasciato un visto d’immigrazione, ad entrare negli Stati Uniti, se, all’arrivo negli Stati Uniti, egli risulta essere inammissibile negli Stati Uniti secondo le leggi sull’immigrazione. La sostanza di questa suddivisione deve essere stampata in modo ben visibile su ogni visto d’immigrazione.
(h) Una tassa di 9 dollari sarà applicata per il rilascio di ogni visto d’immigrazione, che sarà coperta dal Tesoro come entrate varie.
Definizione di immigrante. Sezione 3. Ai sensi della presente legge, il termine “immigrante” indica uno straniero in partenza da qualsiasi luogo al di fuori degli Stati Uniti e destinato agli Stati Uniti, ad eccezione
(1) di un funzionario governativo, della sua famiglia, dei suoi assistenti, dei suoi domestici e dei suoi impiegati,
(2) di uno straniero in visita temporanea negli Stati Uniti come turista o temporaneamente per affari o per piacere,
(3) di uno straniero in transito continuo negli Stati Uniti,
(4) uno straniero legalmente ammesso negli Stati Uniti che successivamente si reca in transito da una parte all’altra degli Stati Uniti attraverso un territorio contiguo straniero,
(5) un marinaio straniero in buona fede che presta servizio come tale su una nave che arriva in un porto degli Stati Uniti e che cerca di entrare temporaneamente negli Stati Uniti esclusivamente per esercitare la sua professione di marinaio, e
(6) uno straniero autorizzato ad entrare negli Stati Uniti unicamente per esercitare un’attività commerciale in virtù e in applicazione delle disposizioni di un trattato di commercio e di navigazione attualmente in vigore.
Immigranti senza quota. Sezione 4. Ai sensi della presente legge, il termine “immigranti non contingentati” significa:
(a) Un immigrante che è il figlio non sposato di età inferiore ai 18 anni, o la moglie, di un cittadino degli Stati Uniti che risiede negli stessi al momento della presentazione di una petizione ai sensi della sezione 9;
(b) Un immigrante precedentemente ammesso legalmente negli Stati Uniti, che ritorna da una visita temporanea all’estero;
(c) Un immigrante nato nel Dominion del Canada, Terranova, la Repubblica del Messico, la Repubblica di Cuba, la Repubblica di Haiti, la Repubblica Dominicana, la Zona del Canale, o un paese indipendente dell’America Centrale o del Sud, e sua moglie, e i suoi figli non sposati di età inferiore ai 18 anni, se lo accompagnano o lo raggiungono;
(d) Un immigrante che ininterrottamente per almeno due anni immediatamente precedenti il momento della sua domanda di ammissione negli Stati Uniti è stato, e che cerca di entrare negli Stati Uniti al solo scopo di esercitare la vocazione di ministro di una qualsiasi confessione religiosa, o di professore di un college, accademia, seminario o università; e sua moglie, e i suoi figli non sposati di età inferiore ai 18 anni, se lo accompagnano o lo seguono; o
(e) Un immigrante che è uno studente in buona fede di almeno 15 anni di età e che cerca di entrare negli Stati Uniti al solo scopo di studiare in una scuola, collegio, accademia, seminario o università accreditata, particolarmente designata da lui e approvata dal Segretario del lavoro, che avrà accettato di riferire al Segretario del lavoro la fine della frequenza di ogni studente immigrante, e se qualsiasi istituzione di apprendimento non riesce a fare prontamente tali rapporti l’approvazione sarà ritirata.
Esclusione dagli Stati Uniti. Sezione 13.
(a) Nessun immigrante sarà ammesso negli Stati Uniti a meno che (1) abbia un visto di immigrazione non scaduto o sia nato dopo il rilascio del visto di immigrazione del genitore che lo accompagna, (2) sia della nazionalità specificata nel visto di immigrazione, (3) sia un immigrante non contingentato se specificato nel visto di immigrazione come tale, e (4) sia altrimenti ammissibile secondo le leggi sull’immigrazione.
(b) In tali classi di casi e alle condizioni che possono essere prescritte dai regolamenti, gli immigrati che sono stati legalmente ammessi negli Stati Uniti e che ne escono temporaneamente possono essere ammessi negli Stati Uniti senza essere tenuti ad ottenere un visto di immigrazione.
(c) Nessuno straniero ineleggibile alla cittadinanza sarà ammesso negli Stati Uniti a meno che tale straniero (1) sia ammissibile come immigrante non contingentato secondo le disposizioni della sottodivisione (b), (d), o (e) della sezione 4, o (2) sia la moglie, o il figlio non sposato sotto i 18 anni di età, di un immigrante ammissibile sotto tale sottodivisione (d), e stia accompagnando o seguendo per raggiungerlo, o (3) non sia un immigrante come definito nella sezione 3.
(d) Il Segretario del Lavoro può ammettere negli Stati Uniti qualsiasi immigrante altrimenti ammissibile non ammissibile ai sensi della clausola (2) o (3) della sottodivisione (a) di questa sezione, se soddisfatto che tale inammissibilità non era nota a, e non avrebbe potuto essere accertata dall’esercizio di una ragionevole diligenza da, tale immigrante prima della partenza della nave dall’ultimo porto al di fuori degli Stati Uniti e al di fuori del territorio contiguo straniero o, nel caso di un immigrante proveniente dal territorio contiguo straniero, prima della richiesta di ammissione dell’immigrante.
(e) Nessun immigrante in quota sarà ammesso ai sensi della sottodivisione (d) se l’intero numero di visti di immigrazione che possono essere rilasciati agli immigranti in quota della stessa nazionalità per l’anno fiscale è già stato rilasciato. Se tale numero totale di visti d’immigrazione non è stato rilasciato, allora il Segretario di Stato, al momento dell’ammissione di un immigrante in quota secondo la sottodivisione (d), ridurrà di uno il numero di visti d’immigrazione che possono essere rilasciati agli immigranti in quota della stessa nazionalità durante l’anno fiscale in cui tale immigrante è ammesso; ma se il Segretario di Stato ritiene che non sarà possibile effettuare tale riduzione prima della fine di tale anno fiscale, allora tale immigrante non sarà ammesso.
(f) Nulla in questa sezione autorizza la remissione o il rimborso di un’ammenda, la cui responsabilità è maturata ai sensi della sezione 16.
Deportazione Sez. 14.
Ogni straniero che, in qualsiasi momento dopo essere entrato negli Stati Uniti, risulti che al momento dell’ingresso non aveva il diritto di entrare negli Stati Uniti ai sensi della presente legge, o che vi sia rimasto più a lungo di quanto consentito dalla presente legge o dai regolamenti emanati in base ad essa, sarà preso in custodia ed espulso secondo le stesse modalità previste dalle sezioni 19 e 20 dell’Immigration Act del 1917: A condizione che il Segretario del Lavoro possa, alle condizioni e con le restrizioni di sostegno e di cura che riterrà necessarie, permettere che rimanga permanentemente negli Stati Uniti qualsiasi bambino straniero che, quando aveva meno di sedici anni, sia stato ammesso temporaneamente negli Stati Uniti e che si trovi ora negli Stati Uniti e uno dei cui genitori sia un cittadino degli Stati Uniti.
Mantenimento dello status di esenzione. Sezione 15.
L’ammissione negli Stati Uniti di uno straniero escluso dalla classe degli immigrati dalla clausola (2), (3), (4), (5), o (6) della sezione 3, o dichiarato immigrante non contingentato dalla sottodivisione (e) della sezione 4, sarà per il tempo che sarà prescritto dai regolamenti, e alle condizioni che saranno prescritte dai regolamenti (incluso, se ritenuto necessario per le classi menzionate nelle clausole (2), (3), (4), o (6) dell’articolo 3, il rilascio di una cauzione con garanzia sufficiente, per la somma e alle condizioni stabilite dai regolamenti) per assicurare che, alla scadenza di tale periodo o in caso di mancato mantenimento dello status in base al quale è stato ammesso, egli lascerà gli Stati Uniti. Sezione 28.
(a) Il termine “Stati Uniti”, se usato in senso geografico, indica gli Stati, i Territori dell’Alaska e delle Hawaii, il Distretto di Columbia, Porto Rico e le Isole Vergini; e il termine “Stati Uniti continentali” indica gli Stati e il Distretto di Columbia;
(b) Il termine “straniero” include qualsiasi individuo che non sia un cittadino nativo o naturalizzato degli Stati Uniti, ma questa definizione non deve includere gli indiani degli Stati Uniti non tassati, né i cittadini delle isole sotto la giurisdizione degli Stati Uniti;
(c) Il termine “ineleggibile alla cittadinanza”, se usato in riferimento a qualsiasi individuo, include un individuo a cui viene impedito di diventare cittadino degli Stati Uniti ai sensi della sezione 2169 dei Revised Statutes, o ai sensi della sezione 14 della legge intitolata “An Act to execute certain treaty stipulations relating to Chinese,” approvata il 6 maggio 1882, o ai sensi della sezione 1996, 1997 o 1998 dei Revised Statutes, e successive modifiche, o ai sensi della sezione 2 della legge intitolata “An Act to authorize the President to increase temporarily the Military Establishment of the United States,” approvata il 18 maggio 1917, e successive modifiche, o ai sensi delle leggi che modificano, integrano o sostituiscono una di queste sezioni;
(d) Il termine “visto d’immigrazione” significa un visto d’immigrazione rilasciato da un ufficiale consolare secondo le disposizioni della presente legge;
(e) Il termine “ufficiale consolare” significa qualsiasi ufficiale consolare o diplomatico degli Stati Uniti designato, secondo i regolamenti prescritti dalla presente legge, allo scopo di rilasciare visti d’immigrazione secondo la presente legge. Nel caso della Zona del Canale e dei possedimenti insulari degli Stati Uniti, il termine “funzionario consolare” (eccetto per l’articolo 24) indica un funzionario designato dal Presidente, o dalla sua autorità, allo scopo di rilasciare visti d’immigrazione ai sensi della presente legge;
(f) Il termine “Legge sull’immigrazione del 1917” indica la legge del 5 febbraio 1917, intitolata “Una legge che regola l’immigrazione di stranieri negli Stati Uniti e la loro residenza negli stessi”;
(g) Il termine “leggi sull’immigrazione” comprende tale legge, la presente legge e tutte le leggi, le convenzioni e i trattati degli Stati Uniti relativi all’immigrazione, all’esclusione o all’espulsione degli stranieri;
(h) Il termine “persona” comprende individui, società di persone, società di capitali e associazioni;
(i) Il termine “Commissario Generale” significa il Commissario Generale dell’Immigrazione;
(j)Il termine “domanda di ammissione” si riferisce alla domanda di ammissione negli Stati Uniti e non alla domanda di rilascio del visto di immigrazione;
(k) Il termine “permesso” significa un permesso rilasciato ai sensi della sezione 10;
(l) Il termine “non sposato”, se usato in riferimento a qualsiasi momento, significa un individuo che in quel momento non è sposato, anche se non sposato in precedenza;
(m) I termini “figlio”, “padre” e “madre” non comprendono il figlio o il genitore adottivo, a meno che l’adozione abbia avuto luogo prima del 1° gennaio 1924;
(n) I termini “moglie” e “marito” non comprendono il marito in virtù di un matrimonio per procura o per immagine.