King ha dominato il campo e Riggs ha chiesto la rivincita
Dopo un’estate di discorsi trash campy (Riggs: “Ti dirò perché vincerò. Lei è una donna e loro non hanno la stabilità emotiva”), la “battaglia dei sessi” era pronta per la prima serata. Il 20 settembre 1973, più di 30.000 fan entrarono nello Houston Astrodome – esso stesso una sorta di novità, come una delle nuove arene al coperto che sarebbero diventate parte del paesaggio sportivo americano – con celebrità come Salvador Dalí che si mescolavano a quelli che sembravano alieni in smoking.
All’insegna dello spettacolo, King entrò nel campo da gioco su una lettiga dorata portata da quattro membri a torso nudo della squadra di atletica della Rice University, mentre Riggs arrivò in risciò, affiancato dalla sua schiera di “amiche del seno di Bobby”. Poi si sono scambiati i regali pre-partita: un maialino per lo sciovinista Riggs, un lecca-lecca gigante Sugar Daddy per la King.
Mentre l’atmosfera carnevalesca continuava sugli spalti, la King si è messa al lavoro in campo. Dopo essere rimasta indietro all’inizio, ha rotto il servizio di Riggs per pareggiare i conti, e poi ha continuato il suo assalto dalla linea di fondo. Riggs, nel frattempo, ha capito che avrebbe dovuto lavorare più duramente di quanto previsto, e si è liberato della sua giacca Sugar Daddy dopo tre giochi. Inoltre, il suo solito sacchetto di trucchi non stava producendo nulla di sostanziale, e ha inusualmente commesso un doppio fallo per consegnare il primo set al suo avversario. Il risultato, anche se non così unilaterale come il massacro della festa della mamma, è stato comunque decisivo a suo modo, con la King che ha vinto 6-4, 6-3, 6-3. Riggs chiese la rivincita (che non ricevette mai) ma fu anche insolitamente umile nella sconfitta, ammettendo di aver sottovalutato le capacità della King.
La partita portò il tennis in primo piano nella conversazione
Decenni dopo, la partita rimane una pietra di paragone culturale come simbolo degli anni ’70 e come metro di misura del progresso. Quell’anno, gli U.S. Open divennero il primo dei quattro Grandi Slam ad assegnare lo stesso premio in denaro ai suoi campioni maschili e femminili, un atto che è stato finalmente eguagliato dall’unica resistenza, Wimbledon, nel 2007. Nel frattempo, i chiari successi della King e delle sue colleghe hanno aperto la strada alle donne di tutta una serie di sport, da Jackie Joyner-Kersee e Danica Patrick a Ronda Rousey.