L’ascesa al potere
Nel giugno 1497 il corpo di Giovanni Borgia, con la gola tagliata, fu trovato nel fiume Tevere. Diverse parti potrebbero essere state coinvolte nel misterioso omicidio, ma molti storici ritengono Cesare responsabile in quanto la morte era di vantaggio politico per lui. Cesare ora vedeva la possibilità di essere dispensato dai suoi doveri clericali e di assumere i titoli secolari del fratello, la ricchezza e la posizione come capo militare dei Borgia e del papato.
Purtroppo, il re spagnolo, Ferdinando V (Ferdinando d’Aragona), si oppose alla pratica di liberare un cardinale dal suo ufficio per scopi politici. Così Alessandro non poteva liberare suo figlio senza far arrabbiare gli spagnoli, suoi protettori contro i francesi. Tuttavia, nel novembre 1497 Francia e Spagna raggiunsero una tregua in cui si accordarono per dividere Napoli. Poiché la Francia non era più nemica della Spagna, Alessandro poteva ora rivolgersi al re francese per chiedere aiuto nel cercare il rilascio di Cesare dal cardinalato. Luigi XII, che era diventato re nell’aprile 1498 alla morte di Carlo, accettò di sostenere il rilascio di Cesare in cambio dell’approvazione papale dello scioglimento del suo matrimonio. Alessandro concesse questa richiesta e divenne così alleato della Francia. Nell’agosto 1498 liberò Cesare dai suoi uffici clericali.
Nel febbraio 1499 Luigi diede a Cesare il comando di una compagnia di cavalleria francese. In marzo Cesare sposò Charlotte d’Albret, e in maggio ricevette da Luigi il ducato francese di Valentinois e la contea di Diois. Avendo accettato la spartizione franco-spagnola di Napoli, Luigi pianificò un’invasione dell’Italia meridionale. Milano si trovava sulla via dei rifornimenti tra la Francia e Napoli ed era di importanza strategica. Nel settembre 1499 Cesare comandò la forza francese che catturò Milano e sconfisse il suo sovrano, Lodovico Sforza.
In cambio dei suoi servizi, Luigi XII mise questa forza francese a sua disposizione, e Cesare la usò nel suo primo tentativo di catturare la Romagna per Alessandro. Come tutti i papi, Alessandro rivendicava il dominio sulla Romagna sulla base della Donazione di Pipino (756), che includeva la Romagna. La campagna di Cesare andò bene. Prima che fosse completata, tuttavia, Luigi ordinò alla forza francese di tornare indietro per difendere Milano da un contrattacco di Lodovico Sforza, e l’invasione di Cesare della Romagna terminò nel gennaio 1500.