Il primo sviluppo della bandiera di Israele fu parte dell’emergere del sionismo alla fine del XIX secolo. Jacob Askowith e suo figlio Charles progettarono la “bandiera di Giuda”, che fu esposta il 20 luglio 1891 nella sala della B’nai Zion Educational Society di Boston, Massachusetts, Stati Uniti. Basata sul tradizionale ṭallit, o scialle di preghiera ebraico, quella bandiera era bianca con strette strisce blu vicino ai bordi e portava al centro l’antico Scudo di David a sei punte con la parola Maccabee in lettere blu. Isaac Harris di Boston presentò questa idea di bandiera nel 1897 al primo Congresso sionista internazionale, e altri, tra cui David Wolfsohn, presentarono disegni simili. Variazioni furono usate dal movimento sionista e, durante la seconda guerra mondiale, dal Gruppo della Brigata Ebraica dell’esercito britannico.
La bandiera sionista fu esposta in Palestina e fu innalzata quando Israele proclamò la sua indipendenza il 14 maggio 1948. Il 12 novembre di quell’anno una legge adottata dalla Knesset, il parlamento di Israele, entrò in vigore riconoscendo la bandiera sionista come bandiera nazionale ufficiale. Le bandiere per l’uso sulle navi contenevano gli stessi colori e lo Scudo di David, ma gli sfondi distintivi furono progettati per renderle meglio riconoscibili in mare.
L’esatta tonalità di colore per la bandiera non è specificata dalla legge israeliana, né è definita dall’Istituto degli Standard di Israele. Una tonalità scura di blu è descritta, tuttavia, in un avviso (18 febbraio 1950) dell’Ufficio d’Informazione d’Israele. Tonalità più chiare di blu erano usate nelle bandiere precedenti e sono ancora usate da alcune organizzazioni israeliane, ma si dice che i colori più chiari sbiadirebbero facilmente sotto il sole brillante di Israele.