Divo del cinema
La strada di Quinn verso la celebrità prese molte deviazioni. Si assicurò un ruolo come protagonista maschile in Black Gold nel 1947, ma abbandonò Hollywood poco dopo, quando Darryl Zanuck lo informò che era sotto inchiesta, insieme ad altre star di Hollywood, da parte della Commissione per le attività antiamericane degli Stati Uniti come sospetto simpatizzante comunista. Quinn partì presto per New York City e si affermò come attore teatrale a Broadway. La sua prima commedia, The Gentleman from Athens di Emmet Lavery, fallì dopo sei rappresentazioni ma portò ad una promettente offerta. Elia Kazan offrì a Quinn il ruolo di Stanley Kowalski in Streetcar Named Desire di Tennessee Williams per due anni in tour. Dopo il road show, Quinn fu co-protagonista con Marlon Brando nel film di Kazan del 1952 sulla rivoluzione messicana, Viva Zapata! Quinn interpretò la parte di Eufemio Zapata, fratello di Emiliano Zapata. La critica applaudì il film. Il 19 marzo 1953, Quinn ricevette il premio come miglior attore non protagonista dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences.
Presto Quinn fu a Roma, dove lavorò con diversi rinomati registi italiani. Lavorò con Dino De Laurentis e Carlo Ponti nel film di Kirk Douglas, Ulisse. Apparve in Donne Proibite (Angels of Darkness) di Giuseppe Amato con Linda Darnell, e poi interpretò Attila l’Unno con Sophia Loren, nella produzione De-Laurentis/Ponti, Attila. . Quinn era molto richiesto. Durante le riprese di Attila lavorò contemporaneamente a La Strada di Federico Fellini, un film del 1956 che assicurò la statura di Quinn come star internazionale.
Quinn tornò negli Stati Uniti e recitò nel film della 20th Century Fox The Magnificent Matador, sempre con Maureen O’Hara. Passò gran parte del 1955 a filmare la vita di Paul Gauguin in Lust for Life della Metro-Goldwyn-Mayer, del regista Vincente Minelli. Il ruolo di Gauguin gli valse un secondo Oscar nel 1957. Quinn riapparve a Broadway nel 1956 in Becket come re Enrico II contro il Thomas Becket di Sir Lawrence Olivier. Quinn recitò poi come Kasimodo nel Gobbo di Notre Dame nel 1957 con Gina Lollabrigida come Esmeralda. Di nuovo a Broadway nel 1962, apparve con Margaret Leighton in Tchin-Tchin. Lo stesso anno recitò con Peter O’Toole, Omar Sharif e Alec Guinness in Lawrence d’Arabia. L’epopea di due ore e mezza vinse sette premi Oscar e fu ripubblicata nel 1989. Nel 1968, nel ruolo di Kiril Lakota in The Shoes of the Fisherman, Quinn creò abilmente il ruolo del primo Papa russo della Chiesa Cattolica.
Quinn interpretò il ruolo principale di Alexis Zorba nel musical di successo Zorba il Greco nel 1964. Il personaggio divenne il ruolo caratteristico di Quinn. Ha ripreso il ruolo di Zorba in tour nel 1983. Sempre nel 1983 apparve nel ruolo di un prete che fa da mentore ad un giovane ragazzo, nel film in lingua spagnola, Valentina. I suoi crediti cinematografici del 1991 includono Only the Lonely, diretto da Chris Columbus, e Jungle Fever di Spike Lee. Quinn è apparso in Last Action Hero con Arnold Schwarzenegger nel 1993, e in A Walk in the Clouds, un remake del 1995 di Four Steps in the Clouds, del 1942. È apparso in un ruolo televisivo ricorrente come il dio greco, Zeus, in Hercules: the Legendary Journeys nel 1995, e come Santiago in un film britannico made-for-television del Vecchio e il Mare. con Tom Cruz. Quinn ha interpretato Neil Dellacroce in un film della HBO del 1996 su John Gotti. In tutto, la filmografia di Quinn elenca 148 ruoli diversi tra il 1936 e il 1999, più un credito da regista per il film del 1958 Buccaneer, e due crediti da produttore, per The Visit nel 1964 e Across 110th Street nel 1972.